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Rispondo a chi mi chiede, e non da oggi, cosa ne penso della vicenda del guado che stanno demolendo.

Premetto che è stata un’opera utile e meritoria, fatto da ribadire sempre, un’efficiente collaborazione pubblico-privato che servirebbe da buon esempio anche in altri contesti.

Il nostro guado è un’opera provvisoria lo sappiamo, ma la sua demolizione ora, in queste condizioni di precarietà del versante a monte e della SP 7, ci lascia perplessi e preoccupati. 

Abbiamo assistito giovedì 16 maggio u.s. ad una nuova, ennesima, colata di fango, detriti e al blocco per diverse ore dell’unica corsia percorribile della strada Provinciale; ciò dimostra il pericolo ancora in essere, aggravato dalle lungaggini burocratiche che, dopo un anno dall’alluvione, non hanno prodotto nemmeno un progetto, anzi permangono in varie zone condizioni di abbandono di materiali, di negligenza, di evidente degrado e, come tali, possibili fonti di pericolo. Questo non è più tollerabile.

Da un lato si sono mobilitati tantissimi cittadini e volontari – peraltro nel nostro gruppo sono presenti persone che si sono adoperate in prima persona in questa iniziativa – dall’altro si è avvertito un distacco, una rottura, una mancata collaborazione con gli enti, polemiche e anche azioni che hanno interessato addirittura la magistratura. Ritengo personalmente tutte queste circostanze preoccupanti e da evitare. 

L’inverno clemente ci ha aiutati finora, ma nel rispetto delle leggi che devono garantire la sicurezza, ma anche del buon senso, chiediamo che la pubblica amministrazione tutta faccia sollecitamente ciò che deve e le opere necessarie in tempi celeri non più procrastinabili.

(Davide Lelli)